Arturo Graf, poeta marino
A differenza di Leopardi, Graf cerca il suo conforto nel mare fermandosi alla sua superficie. Lo scrittore propone a se stesso un viaggio mentale, un viaggio verso la morte, la quale viene impersonificata nella Medusa. Analizzerò in questo capitolo tre poesie della raccolta Medusa (1880) e studierò come nelle poesie il poeta ha descritto e usato il suo topos.
Graf si è fatto ispirare fortemente dalle tendenze romantiche ottocentesche e dal profondo pessimismo di Leopardi; egli cantò gli aspetti più tragici e angosciosi della vita con una predilezione per il tema del dolore desolato, della morte e del vuoto che cerchiamo di analizzare nelle sue poesie nel prossimo capitolo. La posizione dell'uomo contro la natura mostra il dubbio del poeta nel capire l'universo.
Questi pensieri sono allora gli stessi come da Leopardi: tutti e due mettono la natura in contrasto con l'uomo e vedono che l'uomo è impotente in confronto con la natura. La differenza è che Leopardi ci riesce ancora a godere la bellezza della natura, e Graf no. L'ultimo poeta ha fresca nella sua mente l'eruzione del Vesuvio nel 1826 e vede la natura semplicemente come un mostro. Non ammira più, come da Leopardi, delle piante tipiche (pensiamo alla poesie „La Ginestra., in cui ammira una tipica pianta, gialla e forte) e dei bei colori naturali. Da Graf, i paesaggi sono sempre tetri e misteriosi; Il mare è impenetrabile e le descrizioni della barca e il paesaggio sono infernali e squallidi. Queste descrizioni dei paesaggi tardo-romantici evocano sentimenti di solitudine, paura e un presagio infausto.
Graf non sempre ci riusciva a trasmettere il suo sgomento in immagini poetiche, perché spesso bloccava la sua ispirazione e veniva preso dall'ansia di chiarire a se stesso il destino della vita e la miseria umana. Egli era convinto che la vita era senza scopo o significato. Neanche la fede, a cui anelava per liberarsi dai dubbi e superare il dolore, riuscì mai a calmarne l'anima e l'intelletto. Questi tipi di immagini e pensieri presentano un allontanamento dalla fusione romantica dell'uomo e la natura ed erano già presenti nei lavori di Leopardi: la natura non è più un testimone per l'essere del poeta, ma una presenza indifferente e contraddittoria. La solitudine dell'uomo (e anche di Graf) è centrale, si potrebbe dire una solitudine Leopardiana.. Lo stile poetico di Graf rivela l'influenza del pathos malinconico dei poeti decadenti, specialmente Baudelaire. Graf ha avuto sempre una componente malinconica, forse perché si è trasferito continuamente e ha avuto una gioventù molto inquieta, oppure forse a causa di una malattia psichica che bilancia con la disciplina e con lo studio. I versi giovanili della sua raccolta Medusa (1880, prima edizione) - uno dei lavori più importanti del poeta- ci mostrano tanti aspetti del simbolismo: la poesia è intesa come storia di eventi spirituali ed eco di misteriosi movimenti cosmici, e questi eventi e movimenti formano per Graf oggetti simbolici che hanno tutti un significato magico, come per esempio il vascello fantasma che rappresenta la ricerca della verità. Per il poeta agli uomini le cose sembrano luminose e serene ma in realtà portano distruzione e morte. Quest'ultima faccia delle cose la si arriva a comprendere solo alla fine del percorso della conoscenza, quando cioè si arriva a guardare la realtà nel loro essere, dunque senza qualcosa che le nasconda: è l'annullamento dell'essere. Graf riprende spesso il tema della Medusa, la quale è il principio di morte e pietrifica la persona che osa guardarla.
A parte le influenze romantiche e decadentistiche, la sua poesia è stata anche influenzata dai poeti della Scapigliatura e contiene caratteristiche come la morbosità, la tristezza e l'ironia malinconica. Graf sviluppa l'elemento malinconico sviluppato dai poeti della Scapigliatura: le poesie di Graf sembrano essere di un carattere più serio e grave, senza una attenuazione ironica o passaggi fortemente drammatici. Graf così genera uno stile poetico unico che combina un mondo antico con uno moderno che sta cambiando velocemente e armonizza le influenze del passato per esprimere la sua voce malinconica. Per il suo periodo Graf è unico ed è avanti nel modo di trasformare le forme naturali in immagini o simboli. Ma proprio per questo motivo, nella sua poesia l.altra caratteristica del decadentismo, l.estetismo, viene dimenticata: i simbolisti cercavano la realtà nascosta, il perché della vita, esprimendosi nelle sue poesie. Invece dai Decadenti l'estetismo, la bellezza nella poesie che deve esser realizzata su tutti i fronti (forma e contesto) senza pensare troppo ai pensieri interiori o la verità, è centrale. Graf si fa ispirare dal pittore svizzero e simbolista Arnold Böcklin, che include nei suoi lavori anche il tema della morte orrenda. Il decadentismo in Graf è allora molto particolare. Ma, inaspettatamente, egli non rispetta sempre lo stile del classicismo bockliniano ma usa anche frasi degli scrittori come Dante; Dante preferisce il pathos sopra l'estetica nella poesia, che è una caratteristica che appartiene più al romanticismo. Quindi si potrebbe dire che Graf non trae solo elementi da una corrente. In effetti non è proprio un romantico perché nella poesia di Graf si tratta di quella sensibilità complicata che i simbolisti usano per descrivere la verità: come accennato prima, i simbolisti avevano l'idea fondamentale che sotto la realtà si nasconda una realtà più profonda e misteriosa quindi nella poesia usano degli oggetti simbolici che hanno tutti un significato magico, e le descrizioni dei paesaggi sono più vaghe e indefinite. Esprimono le proprie emozioni e stati d'animo, cercando la verità nascosta della vita umana. Quindi sembra di essere un mix. tra il Romanticismo e un Decadentismo con le caratteristiche del Simbolismo, però senza l'elemento dell'estetica. Graf rappresenta, come Leopardi, immagini notturne, le quali vanno dal reale all'ultraterreno e all'immagine simbolica della nave (che simboleggia la ricerca alla verità della vita) con le vele ammainate, vagando senza meta. Il pessimismo di Leopardi era per Graf determinato dalla lirica, da motivi filosofici, civili: Leopardi, nel suo pessimismo, cantò gli aspetti più tragici e angosciosi della vita con una predilezione per il tema del dolore desolato, della morte e della natura. Egli mette in contrasto l'uomo e la natura che è anche tipico romantico come ho spiegato prima. In Graf c'è la crisi del positivismo (una corrente nella seconda metà di Novecento che caratterizza la positività della scienza), la coscienza della contraddizione tra memoria delle idee e dei sentimenti, tra bello e vero, tra realtà e finzione, come in Leopardi la crisi dell'Illuminismo.
Il ruolo del mare in Medusa e il mare come un luogo di conforto
Graf sta sempre cercando la verità, il perché. della vita. Sperando di trovarla, va spesso ai margini di una città presso un lago (siccome si è trasferito spesso, non trovava sempre il mare, soprattutto il suo Mare Nero), visto come luogo in cui compiere la sua ricerca alternativa alla verità della vita. Graf usa l'acqua per riflettere; fa un viaggio mentale guardando la superficie dell'acqua. Un viaggio, come lo fanno in realtà una barca e i suoi marinai. Egli guarda nell'acqua e vede che essa non è ferma quindi i contorni delle cose riflesse si muovono. Mostra le immagini dell'effimero, rivela le forme fuggitive di cui si perde traccia.. Anche se realizza questo, trova conforto in quel luogo perché lì può riflettere e fare questo tipo di viaggio mentale. Per di più, il lago conserva gli echi soffocati e confusi di ciò che un tempo fu riflesso; tutte le cose e le persone che nel corso del tempo sono passate di lì, come lui stesso ora, sono state riflesse. E il lago ne conserva la memoria, anche se gli echi (quindi oltre a cose e persone anche voci) sono soffocati perché è passato del tempo. Sembra che in quel momento il tempo si fermasse lì. Cioè l'acqua non è vista solo in senso negativo (l'acqua che simboleggia la vita senza scopo), ma anche in un certo senso positivo -per quanto possibile- perché appunto l'acqua ha la funzione di uno specchio ed è capace di richiamare il passato.
Mentre si sedeva ai margini di un lago, pensava ad una barca, un vascello fantasma, che simboleggia la vita dell'uomo. Graf vede la vita come un viaggio in mare, andando –in qualunque modo- verso la morte. Per l'uomo ci sono due opzioni: naufragare, quindi schiantarsi contro il Nulla, la qual cosa è preferita da Graf, oppure restare in una fase come di attesa, appunto come una nave con le vele ammainate, ferma. Potremmo fare un paragone con l'Infinito.(pubblicata nel 1826) ne I Canti di Leopardi, in cui si parla anche del naufragare nel mare. In quella poesia il senso dell'indefinito dello spazio è la siepe, la quale impedisce al poeta di guardare oltre il giardino e vedere cosa si trova di fronte a lui. Per questo Leopardi si è immaginato tutti i giorni cosa potrebbe esserci dietro di essa. Pensa all'eternità, al mondo infinito che comincia dopo la siepe ma pensa anche al tempo passato e quello presente. La frase il naufragar m'è dolce in questo mare. mostra il suo pensiero che tutte le cose reali naufragano nell'infinito e tutte le loro imperfezioni sono contenute nelle perfezioni di quest'ultimo. Questo smarrirsi nell'immensità dell'infinito è come un naufragare in un mare aperto, soltanto in questo modo l'anima del poeta trova la sua quiete in questo immergersi nell'infinito. C'è una differenza nell'uso di naufragare nel mare.. Entrambi realizzano che l'acqua del mare mostra le immagini dell'effimero , che scompaiono nell'infinito del mare. Ma mentre Leopardi si gode il momento del pensiero infinito, senza esser bloccato dalle cose reali e godersi il momento del viaggio al passato, Graf con la sua mente più razionale, viene rimesso con i piedi sulla terra e conclude con l'idea pessimistica che la vita sulla terra è solo lo schantarsi contro il nulla. Anche se tendenzialmente andrebbe a schiantarsi contro il nulla, Graf non lo fa perché ha anche una grande paura della morte e per questo gli appare spesso la faccia di Medusa, che è simbolo di morte. Quindi la gente è obbligata a prendere la seconda strada, a stare lì ferma con le vele ammainate. Graf non trova quest'ultima una buona soluzione perché in questo modo la vita viene prolungata e si è obbligati a vivere per un tempo ancora più lungo una vita noiosa; una vita senza scopo che rovina la mentalità dell.uomo. Per di più, anche in quel modo si incontra la morte è solo un viaggio più lento. Quindi egli disprezza l'esistenza ma l'unico modo per sopravvivere è stare lì nelle sue acque come una nave con le vele ammainate.
Conclusione
Arturo Graf è un poeta eccezionale; come Leopardi abbiamo osservato che non è possibile inquadrare neanche Graf in una sola corrente. Cerchiamo di riassumere tutte le diversi correnti dalle quali Graf ha preso degli elementi. Come ho detto all'inizio, Graf scrive traendo spunti dalla poesia leopardiana; si è fatto ispirare dal profondo pessimismo di Leopardi che appartiene al Romanticismo; egli ha cantato gli aspetti più tragici e angosciosi della vita con una predilezione per il tema del dolore desolato, della morte e della natura. Egli mette in contrasto l'uomo e la natura che è anche tipicamente romantico. Graf mette in dubbio lo scopo della vita terrena. Non è solo la sua descrizione di paesaggi desolati e cupi, ma anche l'ammirazione per poeti come Dante. Egli usa versi della sua poesia per rendere le sue descrizioni più dolci, perché tanti passaggi contengono un'altra atmosfera, che presenta un allontanamento dalla idea romantica: spesso descrive la natura come un mostro con le descrizioni tetre, scure, terribili e tristi. Come ho spiegato prima, è anche diverso da Leopardi, la natura non è più un testimone per l'essere del poeta, ma una presenza indifferente e contraddittoria.
Una corrente che ha chiaramente influenzato Graf, è il simbolismo. Come ho detto prima, i simbolisti avevano l'idea fondamentale che sotto la realtà si nasconda una realtà più profonda e misteriosa quindi nella poesia usano oggetti simbolici che hanno tutti un significato magico, le descrizioni dei paesaggi sono più vaghe e indefinite. I simbolisti esprimono le proprie emozioni e stati d'animo, cercando la verità nascosta della vita umana. Queste caratteristiche tornano spesso nella poesia di Graf, come abbiamo visto. Il vascello fantasma come il simbolo per la ricerca della verità, una verità più profonda e misteriosa. L'altra e l'ultima corrente di cui ho parlato prima, è la Scapigliatura. Caratteristiche degli Scapigliati come la tristezza, l'ironia malinconica e la morbosità tornano nella poesia di Graf. Potrei concludere qui allora che in Graf ci sono tante contraddizioni: tra le idee e dei sentimenti, tra il bello e il vero, tra la realtà e il sogno.
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