tu bella, esuberante di gioventù e di vita.
Oh mio bel sogno! — Come una muraglia bronzea
il livido Apennino davanti ora mi sta,
e dai cristalli aperti all'aure del crepuscolo
guardo la sera triste che umani echi non ha.
ULTIMA LETTERA.
Addio. Se mai c'incontreremo un giorno
sotto la selva di marmoree guglie
che sul tuo Duomo sfolgora, più freddo
batterà il cuore, e per l'amore antico
non avrem più ch'un gelido sorriso
un amaro silenzio. — dolce amica,
così va il mondo, il detestabil mondo
che sognavam sì roseo nel nostro
fantasticar delizioso, in quelle
tepide notti, in quel sopor del mare,
in quel silenzio, in quell'oblio di tutto.
E i mille rutilanti occhi del cielo
ci piovean raggi e complici sorrisi,
e l'anime, in un sol bacio confuse,
viaggiavano estatiche e leggere
per lo stellante oceano, ove, creato
dalla possente illusion de' sogni,
a te ridea, come a sorella, un bianco
stuolo di forme cognite, adorate
nel canto dei poeti: Era l'ardente
Saffo, era Ofelia sospirosa, e, insieme
con Desdemona pia, Silvia e Nerina,
Francesca, e Margherita: alte, immortali
forme dell'Arte, in cui s'incarna e vive